L'indagine dell'Istat relativamente alla natalità nel 2004 conferma l'andamento crescente, anche se con dinamiche contrapposte a seconda della Regione.
Natalitàe fecondità della popolazione residente: caratteristiche e tendenzerecenti
2 agosto 2006
IstatTestointegrale
All'indirizzo web demo.istat.itl'Istat rende disponibili le tavole (in formato .xls, .csv e .pdf) coni principali risultati della rilevazione sugli "Iscritti in anagrafeper nascita", aggiornati al 2004.
Si conferma l'andamentocrescente della natalità nel nostro Paese: rispetto al 1995che è stato l'anno di minimo, il numero di nati nell'anno èaumentato di circa 40.000 unità (+6,8%) ed è pari 562.599.
L'incremento riscontrabilea livello nazionale è il risultato di opposte dinamiche territoriali:rispetto al 1995 nelle regioni del Centro e del Nord si osservano degliincrementi, compresi tra il 15% e il 25% dei nati, con la punta massimadell'Emilia-Romagna in cui si registra quasi il 37% di nati in più.Nelle regioni del Mezzogiorno, al contrario, si osserva una contrazionedelle nascite, compresa tra -9% della Campania e -17% della Calabria.
Considerando le principalicaratteristiche demografiche dei genitori emerge che:
- negli ultimi 10 anni l'età media delle madri alla nascitadei figli è aumentata di un anno, toccando nel 2004 il valore mediodi 30,8 anni (con punte superiori ai 31 anni al Centro-nord);
- la percentuale dei nati da genitori non coniugati è quasiraddoppiata, passando dall'8% al 14% circa;
- è aumentata anche l'incidenza dei nati da almeno un genitorestraniero, che è passata dal 6% del 1999 al 12% del 2004.
In termini di feconditàil numero medio di figli per donna è passato da 1,19nel 1995 a 1,33 nel 2004.
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